Al primo impatto, tutte le foto che ce lo hanno presentato sono come inutili: il mezzo è nulla di mai visto prima,
alieno, insolito, quasi arrogante, magari viene diretto da Alpha Centauri, o quantomeno da Area51...
Evitiamo di
domandarci perchè sia stato creato un tale veicolo;
tantopiù eviterei di dilungarmi sulla storia dei tre ruote,
in quanto dovrei partire addirittura da Leonardo, per passare alle Morgan degli anni '20, alle Messerschmitt ed Isetta
del
dopoguerra, solo per menzionare quelli con 2 ruote davanti ed una
dietro... quindi lasciamo perdere: non è questa la sede.
Con un giro attorno all' alieno cerchiamo di prendere confidenza, di convincerci che esiste davvero, e che ci sta aspettando.
A differenza dell'impressione di un mezzo enorme trasmessaci dalle foto ufficiali, il contatto live lo ridimensiona:
non è poi così grande come sembra: è giusto, decisamente bello, gommoloso, coccoloso... andremo d'accordo.
L' anteriore dall'inevitabile sapore retrò, con i parafanghini sopra le ruote ci ricorda una Lotus Seven.
Il
posteriore invece è un concentrato di tecnologia e ci informa
immediatamente di che cosa anima questo capolavoro.
Capolavoro? Fino a poco fà lo chiamavo alieno... decisamente ha qualcosa che ti attizza!
L' unica, immensa ruota, gommata 225x15 profilo 50, mossa da una cinghia dentata da 1pollice rinforzata
al carbonio, indica che la cavalleria da trasmettere al suolo è consistente
Sfortunatamente non ho avuto a disposizione un mezzo da denudare, quindi le foto sono tutte dall'esterno.
Tra i meandri del telaio, parente dell' Outlander, per quanto
applicabile, infatti si chiama pure lui SST: Surrounding Spar
Technology,
e ben nascosto da plastiche di pregevole fattura dagli incastri piuttosto precisi, troviamo
un mostruoso Rotax bicilindrico, bialbero,
4 valvole, EFI di 998cc, 106Hp e coppia da buttare, anche se a 6250rpm.
Questa volta si tratta davvero dello stesso gruppo motore dell' RSV1000 con una quarantina di cavalli in meno.
Nel muso troviamo un comodo e spazioso bagagliaio, stagno e chiuso a chiave, nel quale possono
stare fino a due caschi jet ed un sacco di altre cose. Pregevole il rivestimento in tessuto del vano,
con taschine portaoggetti , retine ed elastici per fermare il tutto.
Il posto di guida è molto classico e motociclistico, a parte quei due parafanghini che spuntano dai lati: a questo
proposito occorre ricordarsi sempre che NON siamo su una moto, quindi se vogliamo fare un sorpasso del tipo
sverniciaporte, dobbiamo prendere la sufficiente distanza onde non lasciare una ruota nel paraurti di qualcuno.
Si nota subito l'inquietante mancanza di qualcosa sulla destra. C'è spazio in abbondanza per una pompa ed una leva.
Il manettino a sinistra con la R tra la frizione e relativo serbatoio è lo sblocco per il selettore della retromarcia.
I comandi sono tutti di ottima fattura e tutti a portata di dita. Le frecce hanno finalmente il ritorno a pressione.
Il cruscotto misto analogico/digitale fornisce una gran quantità di informazioni in digitale.
All' accensione le due lancette analogiche fanno il solito giro del quadrante, la parte digitale
saluta educatamente (come l'Outty: gentile questo alieno) dopo aver testato tutti i segmenti LCD.
Notare il contagiri con linea rossa a 9500.
MA VENIAMO A COSE SERIE: LA PROVA
Un briefing personale da parte del gentilissimo Cristiano ci illustra
le particolarità del mezzo e ci mette subito in guardia
sulla FRENATURA: solo a pedale, sul lato destro. Niente leve sul manubrio! Bisognerà fare mente locale...
Il percorso tra i birilli per il primo contatto, l'avrei trovato complicato in bicicletta; ma lo Spyder si districa con una
fluidità mai vista, grazie anche al servosterzo. Il trucco per
non buttare giù i birilli? Puntare la ruota anteriore sulla
corda il più vicino possibile, tanto il posteriore passa comunque, visto che di ruote ce n'è solo una.
(per la cronaca non ho abbattuto neppure un birillo, a differenza di molti altri...)
Poi finalmente si parte a gruppi per un giro sulla strada
Non prima di aver fatto una piccola modifichina...
Il mezzo però me l'hanno poi fregato (l'adesivo no!), comunque ecco la foto di rito:
IMPRESSIONI DI GUIDA
come ampiamente illustrato nel briefing:
-
impossibile sgommare
-
impossibile impennare
-
impossibile intraversarsi
-
impossibile metterselo per cappello
- sai guidare un quad? dimenticalo
- sai guidare una moto? dimenticalo
grazie a tutte queste componenti
ABS, DPS, VSS, TCS, SCS, EBD che fanno parte del cervello dell'alieno
ed hanno come unico scopo la sicurezza di chi sta sopra. In ogni caso è stato chiarissimo l'avvertimento della "scopa":
- se vedo uno che fa lo scemo su una rotonda, gli sfilo la chiave e torna a piedi - ....vabeeeene....
LA
GUIDA, dunque è quanto di più insolito si possa immaginare:
fluidissima grazie al servosterzo, nervosa grazie all'abbondante
cavalleria,
rassicurante grazie a tutta
l'elettronica che ogni 40millisecondi controlla la situazione,
(ci sono pure dei sensori di peso sotto la sella
per sapere quanto grava sulla ruota posteriore), e grazie anche alla frenata dalla potenza paurosa.
Bisogna sempre fare mente locale al freno: sotto il piede destro e basta!
ACCELERAZIONE
Decisamente notevole, frizione fluida e ben modulabile, gas piuttosto diretto e sensibile.
Le marce scorrono veloci con un
positivo "clunk" degli innesti, in autostrada il motore ronfa tranquillo
in 5° a 5000 giri per i 110.
Per un sorpasso veloce, giù una marcia , apri tutto e.... siamo già nella targa dell' apripista!
RIPRESA
In 5° da 3000 giri non sembra contentissimo, anche perchè la
coppia max è a 6250 (giù 2 marce, ed è un'altra
storia)
CURVE LENTE
tipo rotonde, inutile arrivare lunghi: qualcuna delle scatole magiche taglia il motore (iniezione 1 su 2) e modula i freni;
inutile aprire di brutto perchè tanto non scivola: la scatola magica se ne accorge, il motore borbotta e ci rovina la fiera!
L'avantreno è sempre positivo, anche se non è difficile sollevare la ruota interna di qualche centimetro.
CURVE VELOCI
L'oscillazione del mezzo avviene su assi diagonali ai quali non siamo abituati, data la configurazione in Y e quindi
vengono, almeno per il momento, poco intuitive le correzioni da apportare per mantenere una velocità dignitosa.
Qualche ora in più di guida basterebbe a fugare qualsiasi dubbio.
Globalmente sempre rassicurante il comportamento in tutti i tipi di curva: alla mancanza di esperienza sopperiscono
egregiamente tutte le scatole magiche, non c'è mai bisogno di fare acrobazie col corpo per stare dentro.
FRENATA
Potente ed equilibrata: quell' ABS non lo frega nessuno. Da fare l'abitudine all'uso esclusivo del piede destro!!
SCONNESSO
Anche qui, la configurazione in Y ci fa dondolare in maniera del tutto nuova, ma l'alieno non si infastidisce e non si scompone per nulla.
PARCHEGGI e RETROMARCIA
La retro è in basso dopo la prima e si attiva con un manettino vicino alla frizione da muoversi con la mano destra,
la quale non deve toccare l'acceleratore: per la retro è sufficiente modulare con la frizone e poi fa tutto lui.
Ritornando poi in prima, la retro si disattiva da sola e il manettino scatta nella posizione originale.
I parcheggi sono facilissimi e ci si infila dappertutto grazie al servosterzo ed al raggio ridottissimo di sterzata.
Il freno di parcheggio è a sinistra, dietro la pedalina, ed è del tipo a cricchetto (uso Mercedes) ovvero con una
pedata si attiva e con un'altra si sgancia.
IN DEFINITIVA
è un mezzo decisamente gradevole e rassicurante da guidare, anche se sembra un po' troppo intelligente
nel senso che, sicurezza a parte, potrebbe anche lasciar fare un po' di
più al pilota, perchè così, beh, ad essere
sinceri, sembra un po' di guidare su una Playstation con l'opzione "nodent" e tutti gli help possibili!
Ma sicuramente tutte le scatole magiche prima o poi possono cambiare d'avviso, quindi una toccatina di qua,
una rimappatina di là, un trimmerino di sù, un limite più alto... e poi ci si diverte davvero!
E poi... tutto è finito troppo in fretta!!
Come al solito, non vorresti scendere più: questo alieno è davvero molto, ma molto socievole.
VUOTO di LEGISLAZIONE
Così si chiama il motivo per il quale lo Spyder sarà importato e distribuito in Francia senza alcuna limitazione
o strozzatura: i 106Hp ci saranno tutti, sino all'ultimo, e sarà guidabile con la solita patente B auto; allora che
per un qualsiasi motociclo superiore a 125cc qui è obbligatoria la patente moto, e le moto sono limitate a 100Hp.
Per oggi è tutto: non mi resta che ringraziare BRP France per la
stupenda iniziativa, in particolare Cristiano per l'ottima
accoglienza, la pazienza di Nonna Claudine che ha scattato la maggior parte delle foto, ma non ha osato provarlo,
e soprattutto lo staff di Quaddisti.it che mi supporta... e mi sopporta.
Ritorno a Mariofer Quadindex
NOTA: alcune foto ed i marchi
originali riportati in questa pagina sono proprietà di BRP Inc.
Le
informazioni tecniche sono desunte da pubblicazioni ufficiali BRP;
ogni altra opinione espressa è personale dell' autore.